SENZA NOME SENZA NIENTE
Elle, ma potrei anche scrivere Ellezeta, e ridurmi a senza nome senza soprannome senza sigla, sia che ti raggiunga con un disegno, un rigo appena, una facile rima. Una busta con omino che si tuffa nella sua gola. O semplicemente pensare i tuoi occhi chiari perché venga individuato appena appaio sul web. Autore per te. Nient’altro. Che riconoscendomi salvi il mio nome. E i miei testi che hai gettato nel mare di Weddel che vadano pure alla deriva con bianche lastre di ghiaccio. Irriconoscibili e illeggibili, più ghiaccio sottozero di ogni elemento polare, perché un tempo furono inutili a portare salvezza.
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