IL MARCHIO
L'ex libris cercava la mappa di quel corpo, dove stampigliarsi, da un'unghia fino a petto con sotto il cuore ispiratore, o la facile pagina della fronte, la pulsante tempia, il bacino, in irridente sigillo sopra un testicolo, un ginocchio da piegare in preghiera, la pianta di un piede qualora l'Uomo frontepizio volesse fuggire nella pianura, ma poi dal comodino fece un balzo, fu veramente simile a una cavalletta, si stampiglio nella lacrima, quasi di cera più che liquida, che l'uomo versava e nel fumo che ne usci le volute scrissero, sul soffitto, l'etica di quell'Autore che tutti avevano immaginato un perfetto saltimbanco del'estetica: scrivo perché mi privo.
Ma di cosa?
Non fu spiegato. Forse perché il romanzo non esisteva, né la raccolta di poesia in quel corpo. Era tanto semplice!, l'etica nello scrivere può essere la cancellazione ma avere un buon Ex libris che ti cerca e ti marchia, al meglio, fa sempre un bell'effetto. Olandese Volante alle 4,30 di notte.
cds discalzo@alice.it
Non fu spiegato. Forse perché il romanzo non esisteva, né la raccolta di poesia in quel corpo. Era tanto semplice!, l'etica nello scrivere può essere la cancellazione ma avere un buon Ex libris che ti cerca e ti marchia, al meglio, fa sempre un bell'effetto. Olandese Volante alle 4,30 di notte.
cds discalzo@alice.it
Nessun commento:
Posta un commento