mercoledì 8 settembre 2010

Accio Palazzeschi: Chi sono? Cardiodramma 2010 per Luigia Zamorano

 

                                    Accio: Chi sono per Luigia? - Cardiodramma 2010



CHI SONO?

Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follia".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
"malinconia".
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgia".
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.

Aldo Palazzeschi


°°°

Cara Luigia,... le condizioni della tuo essere tra i ghiacci dell'Antartide imporrebbe sempre una scrittura verso te, mentre vengo a liberarti, impostata sul sublime e sul tono assolutamente serio. Però immaginando che tu abbia desiderio di sorridere ogni tanto,  invento questi poemetti visuali, che ti rammentano la mia natura anche briosa e fanciullesca. Aldo Palazzeschi, infatti, conservò un cuore di bimbo fino a quando non è andato  a cucire le stelle tra loro con un filo che solo lui possedeva, la capacità di commuovere facendo ridere. Magari è la stessa che a volte usa il buon Dio con i poeti per spiegare loro i tanti errori che in nome della letteratura hanno commesso. E mi picco di pensare, cara Luigia, che chi poeta non riteneva di esserlo, come Palazzeschi, e come me che a lui si ispira, sarà perdonato più facilmente.
Comunque per dare più intimità al mio "viaggio"  e non avere attorno veramente troppi visi desiderosi di pubblicizzare cosa fanno e cosa dicono e cosa inventano e cosa fotografano,  quanto è "nostro" lì non ci va. Più.  ACCIO


°°°

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DIREZIONE



Claudio Di Scalzo discalzo@alice.it


 

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