Come zucchero sulla collina la foschia
Che tempesta prossima allontana;
No, il giorna ha già lacrimato
Tutta la taciuta riserva di dolore.
Oh, son ritornata ai tempi dell’adolescenza,
Sono ancora bimba, ancora;
E accolta sotto al tetto paterno,
vicino all’antica entrata,
Guardo la sera cadere e cangiare offuscata,
dopo un giorno di pioggia;
Dolci nebbie cilestri, foschie per manto estivo,
la catena di montagne all’orizzonte.
Sale spessa l’umidità tra erbe alte
Come mattutine lacrime;
E sognanti fragranze emanano
Un respiro di altri anni.
(Emily Brontë , poesia del 27 luglio 1839)
Traduzione a me dettata nel pomeriggio domenicale del 12 settembre 2010
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