Quelle ninfe, le voglio perpetuare.
Così chiare le loro carni lievi
che nell'aria volteggiano assopita
di folli sonni.
Forse amai un sogno?
Dirama il dubbio, cumulo d'antica
Notte, in fronde sottili che, rimaste
Il bosco vero, provano ch'io solo,
io solo, ahimé! m'offrivo per trionfo
la caduta ideale delle rose.
Pensiamo...
(da "Il pomeriggio di un fauno", di S. Mallarmé. Traduzione ripresa dal Web. Testo scelto a cura di CDS)
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