Claudio Di Scalzo
LOU REED
Cara Margherita Stein,… con questo “Anni Settanta, musica per te canta”,
in progress, dato che, ancora, dai tempi del nostro legame fine anni settanta, mi raggiungi con incredibili traduzioni dalla letteratura europea romantica o decadente, mi sdebito
verso la tua gentilezza, e la lista - brevemente illustrata dove centrale è il
video (che preso da YouTube potrebbe
anche sparire) - una volta rimbalzata sul tuo padiglione auricolare varrà per
tutti i lettori-navigatori-ascoltatori che qui capitano.
Buon 25 Aprile. CDS
LOU REED
TRANSFORMER
Dall’LP “Transformer” del 1972
Newyorkese turbolento che pop-pò
da Warhol e compagnia in Fattoria d’arti e segni, nel post Velvet Underground,
se ne usci con questo LP, che è il capolavoro di un songwriter e del clima che si
respirava in una NY con nelle fondamenta il decadentismo europeo. La chitarra
sarebbe piaciuta a Baudelaire nell’illustrare il Diario Intimo e altre fumisterie
che il moderno strizza sulle labbra dei maledetti nell’epoca della TV e dei
media esultanti tra merda e profumi tecnologicamente in riverbero e turgore
continuo. cds
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