lunedì 30 aprile 2012

Strauss: Sinfonia delle Alpi per Sara Esserino dal Maestro di Favella Claudio Di Scalzo - 1




"questo nostro conoscersi è stato
scuotere le montagne con
le mani nostre piene di Dio"






STRAUSS
 SINFONIA DELLE ALPI.
CLASSICA PER SARA ESSERINO DAL MAESTRO DI FAVELLA CLAUDIO DI SCALZO - 1



Tutto cominciò con questa dedica. L’idea, mentre disegnavo un semplice disegno a matita-acquarello, sulla pagina,  che potesse esistere non un Maestro di Cappella per una lontana poetessa musicista veneziana, bensì un Maestro di Favella, che scrivesse di musica Classica. Brevi note. Con cui raggiungere, dentro a un weblog, chi aveva scritto che "conoscersi" era stato come scuotere le montagne con "mani nostre piene di Dio".  In montagna, Valtellina, io ci abito, tu abiti in Laguna al massimo vai sulle colline di Petrarca. Non può bastare un disegno o foto. Ecco allora, dolce SARA, che ti propongo Strauss, lo Strauss della Sinfonia Alpina. Un poema sinfonico, vasto, enorme, per rappresentare impressioni montane e le ore che calano sulle vette in notturno, alba, con salita nel bosco, passeggiate tra sempreverdi, e cascatelle con torrenti, fino al tramonto. Dopo un percorso così vien certamente appetito. Io ho fame ancora di tua poesia, sia detto, in modo, un po’ montanaro da pisalpino.  

Strauss con questa Sinfonia Alpina si allargò parecchio, forse mi allargo anch’io tirandoti dentro questa dedica dove, per dirti che provo simpatia per te poetessa e la tua poesia, m’affido ad una musica strumentale dove ci sono: 4 flauti, 2 ottavini, 3 oboi, 4 clarinetti, 4 fagotti, 8 corni, 4 trombe, 4 tromboni, 2 tube basse, 2 arpe, 1 organo eilofonico per imitare il vento, e poi piatti, tamburi, triangolo, campanacci, gong, celesta, timpani, e archi: e poi 18  violini, 12 viole, 10 violoncelli, 8 contrabbassi; e non è finita qui Chiara, ci sono anche 12 corni, due trombe e due tromboni in lontananza. 120 esecutori.

A lato, di cotanta “alpinità”, con un armonica da bocca, dopo aver pronunciato il tuo none: Sara, m’aggiungo a questa Sinfonia… per dirti, scrivendo da Maestro di Favella, la mia sonata da mansarda per te. Claudio Di Scalzo detto Accio






STRAUSS

SINFONIA DELLE ALPI



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domenica 29 aprile 2012

Police: "Regatta De Blanc". Anni Settanta musica per te canta - A Margherita Stein, 4 - Cura di Claudio Di Scalzo












Claudio Di Scalzo
                       

ANNI SETTANTA MUSICA PER TE CANTA, 4
               
The Police

Oltre i tocchi in bailamme sempre soliti dei Sex Pistols ecco i Police che sul tris basso chitarra/voce batteria (Sting, Andy Summers, Stewart Copeland) inventano una via d’uscita al Punk.   Più che livellare Rock e Raggae ne fanno un anello ruotante sul desiderio d’una generazione in cerca d’altra energia anche meno disperante e leggermente ironica: ecco allora “Message in the Bottle” nell’album Regatta De Blanc del 1979. Anche “Bring on the night” ha tutte le asole e i bottoni adatti per rimanere un bel tessuto musicale nella vetrina del rock che si metamorfizza al passo coi tempi e nel tempo dura. E te la dedico cara Margherita Stein - Claudio Di Scalzo



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POLICE


ALL'ALBUM "REGATTA DE BLANC" - 1979


Message in the bottle


Bring on the night

            




           

mercoledì 25 aprile 2012

Clash: "London Calling". Anni Settanta musica per te canta – A Margherita Stein – Cura di Claudio Di Scalzo











Claudio Di Scalzo

ANNI SETTANTA MUSICA PER TE CANTA
The Clash

a Margherita Stein
La working class – e sulla sua composizione oggi 2012 si eserciteranno i sociologi poi -  tornerà ad avere la sua voce nelle lotte europee. Ricordiamo allora oggi, 25 aprile che è anche Festa della vittoria operaia sul nazifascismo nelle città liberate come Firenze e Bologna e Milano e Torino… “London Calling” dei Clash, cara Margherita. Non buttarono in faccia a chi li ascoltava il disarmante “No future” dei Sex pistols… bensì si snervarono e si smelodizzarono e s’appuntarono falci e martello provocatorie sulle nere magliette. Dei gruppi Punk questo è quello che più lascia il segno anche creativo. “London Calling” è l’album, uscito nel 1979, di riferimento. C’è la lotta dura della canzone che dà il titolo  al tutto, ma anche coloristici fiati in “Jimmy Jazz” e intrecci di infiorescenze elettriche ska e reggae in “Revolution Rock”. Buon 25 Aprile compagna margherita Stein. Da Accio


THE CLASH
LONDON CALLING
JIMMY JAZZ
REVOLUTION ROCK
Dall’album: “London Calling”, 1979





martedì 24 aprile 2012

Neil Young: "Harvest". Anni Settanta, musica per te canta – A Margherita Stein – Cura di Claudio Di Scalzo










Claudio Di Scalzo

NEIL YOUNG 
ANNI SETTANTA MUSICA PER TE CANTA

a Margherita Stein
                 
La produzione musical-artistica di Neil Young è paragonabile ai grandi fiumi americani. In calma lenta in tumultuoso vorticare. Rock e Folk e Country e ballate da bivacco acceso tra i cactus e canzoni dove compaiono piccoli drammi tra un distributore di benzina lungo il deserto e un’auto cittadina che passa e si ferma e riparte. Come in certe tavole a fumetto sull’America in provincia di Harlé e Blanc-Dumont – Stesso assemblaggio disco dopo disco dall’acustico francescano per strumenti poveri all’elettrico sparato.  Scelgo tra gli LP degli anni Settanta “Harvest”, del 1972. E la canzone “Out in the weekend” e “Heart of gold” e “Alabama”. Tre canzoni tre rifrazioni di talento puro e narrazioni indimenticabili. Claudio Di Scalzo



OUT IN THE WEEKEND

HEART OF GOLD

ALABAMA



da HARVEST, 1972








                 

Lou Reed: "Transformer" - a Margherita Stein. Cura di Claudio Di Scalzo




          



Claudio Di Scalzo

LOU REED

 ANNI SETTANTA MUSICA PER TE CANTA


Cara Margherita Stein,…  con questo “Anni Settanta, musica per te canta”, in progress, dato che, ancora, dai tempi del nostro legame fine anni settanta, mi raggiungi con incredibili traduzioni dalla letteratura europea romantica o decadente, mi sdebito verso la tua gentilezza, e la lista - brevemente illustrata dove centrale è il video (che preso da YouTube potrebbe anche sparire) - una volta rimbalzata sul tuo padiglione auricolare varrà per tutti i lettori-navigatori-ascoltatori che qui capitano. 

Buon 25 Aprile. CDS



LOU REED
 
TRANSFORMER
Dall’LP “Transformer” del 1972



Newyorkese turbolento che pop-pò da Warhol e compagnia in Fattoria d’arti e segni, nel post Velvet Underground, se ne usci con questo LP, che è il capolavoro di un songwriter e del clima che si respirava in una NY con nelle fondamenta il decadentismo europeo. La chitarra sarebbe piaciuta a Baudelaire nell’illustrare il Diario Intimo e altre fumisterie che il moderno strizza sulle labbra dei maledetti nell’epoca della TV e dei media esultanti tra merda e profumi tecnologicamente in riverbero e turgore continuo.  cds